Nuova vita per gli alberelli di Natale
Gli abeti recisi invenduti della Migros vengono donati all’Unione Pescatori Sant’Andrea di Muralto con lo scopo di favorire il ripopolamento dei pesci. Intervista al presidente Giorgio Cossi.
Signor Cossi, di cosa di occupa l’associazione di cui è presidente?
L’associazione di cui sono Presidente è l’Unione Pescatori Sant’Andrea di Muralto, realtà radicata nel territorio sin dal 1907. Ci occupiamo di aggregare i pescatori del locarnese, e tra le attività associative ci occupiamo della salvaguardia dell’ecosistema lacustre, ripopolamento di specie autoctone, sensibilizzazione del pubblico alle tematiche legate alla pesca. Organizziamo inoltre eventi facenti parte della tradizione locarnese come la primaverile Sagra del Pesce al Burbaglio di Muralto.
A cosa servono gli alberi di Natale?
La posa degli alberelli di Natale nel Verbano è un’occasione straordinaria di dare una seconda vita ad alberi che hanno abbellito le nostre case o che sono rimasti invenduti nei negozi dopo le feste. Gli alberi vengono privati di ornamenti e sostanze nocive, poi grazie al prezioso lavoro della Società Sommozzatori di Muralto, vengono posati a rotazione in oltre una quindicina di punti strategici per il ripopolamento del lago, agganciati a grosse catene, dove serviranno da ecosistema di riproduzione protetta dai predatori naturali per alcune specie locali. Tengo a segnalare che chiunque può donare il proprio albero entro metà gennaio portandolo presso il Cantiere Nautico Di Domenico a Locarno e contribuire alla salute del nostro lago anche attraverso piccoli gesti.
Come vengono sfruttati dai pesci questi alberelli?
Gli alberi permettono ai pesciolini appena nati di rimanere protetti e svilupparsi nella vegetazione fitta sino a quando non saranno grandi abbastanza da ripopolare il lago. La specie che ha il maggior vantaggio dalla posa degli alberi è il pesce persico, che trova un habitat ideale direttamente per la deposizione delle uova tra i rami, al riparo dalle bocche dei loro predatori naturali. Tuttavia, anche altre specie trovano riparo nella loro fase da avannotti (ovvero quando sono piccoli), quali alborelle, trote, gardon ecc.
Quando e come vengono posati nel lago maggiore?
La stagione di riproduzione del pesce persico inizia a marzo e dura fino alla fine del mese di aprile. Per questo motivo, l’attività di posa degli alberi si fa serrata dalla fine di gennaio alla fine di febbraio. Una volta controllato che non siano rimaste decorazioni, sostanze tossiche spruzzate o altro, i sub della Società di Muralto si occupano di portarli in profondità dove vengono ancorati a catene poste a 15-20 metri rispetto alla superficie, a seconda della morfologia del fondale, dove poi i pesci li ritroveranno nei mesi successivi per depositare le uova.
Quanto rimangono sott’acqua?
La durata degli alberi è di circa 3 anni, talvolta di più, a dipendenza della quantità di depositi di alghe e limo che si deposita tra i rami in quantità variabile a seconda anche dai sedimenti che arrivano dalle valli, specialmente in concomitanza degli spurghi delle dighe che riversano quantità di detriti fuori dalla norma rispetto a quella portata costantemente dai fiumi. Ogni anno fa parte del progetto occuparci anche di ripulire i rami dai vari sedimenti lacustri.
Cosa l’appassiona della pesca e quali sono i pesci che apprezza particolarmente?
La pesca mi permette di provare un mix di sensazioni per me incredibilmente speciali, quali la calma dell’attesa e la contemplazione del lago con l’emozione della cattura e della lotta, dalla quale talvolta anche il pescatore ne esce sconfitto, tra fughe del pesce, rotture del filo, maltempo e altri imprevisti. Si tratta di un’attività che mi rilassa e mi ha insegnato sin dall’infanzia una certa pazienza che ancora oggi mi accompagna nella vita di tutti i giorni. Mi ha insegnato anche a rispettare gli animali e gli ecosistemi dai quali attingiamo risorse, senza mai eccedere nello sfruttamento del territorio; una delle mie regole personali è di non pescare mai più di quel che posso consumare con la mia famiglia e di fare il possibile per mantenere in salute il lago che poi ci darà così tanto anno dopo anno. I pesci che mi piacciono di più pescare sono la trota lacustre e il pesce persico, ma anche il luccio, il lucioperca e le alborelle (quando non erano specie protetta) sono molto appassionanti da pescare e buoni da mangiare.
Com’è lo stato di salute del lago Maggiore?
Lo stato del lago attualmente non è dei più floridi. Gli spurghi dei bacini, l’inquinamento e il prelievo eccessivo del patrimonio ittico senza un adeguato ripopolamento successivo si ripercuotono sulla riproduzione naturale della maggior parte delle specie locali già ampiamente provate dall’introduzione incontrollata di specie alloctone (non originarie della zona) quali il siluro, pesce attualmente molto problematico visti i suoi numeri in rapidissima crescita. Altri progetti della nostra associazione tenteranno di intervenire su altri fronti nell’arco dei prossimi due anni; tuttavia, per ora continuiamo la preziosa opera di ripopolamento proprio per frenare il pericoloso disequilibrio nell’habitat. La nostra storica Sagra del Pesce serve inoltre a finanziare in toto l’attività di salvaguardia degli ecosistemi riproduttivi, grazie al contributo di fedeli sostenitori e partner, tra cui da quest’anno proprio Migros con la donazione di numerosi alberi che stimiamo duplicheranno il numero di interventi che saremo in grado di fare.
Informazioni www.pescasantandrea.com