Le buone prugne svizzere
Per la gioia degli amanti della frutta indigena, quest’anno il raccolto di prugne è particolarmente abbondante e di ottima qualità.
Con le varietà «Tegera» e «Cacaks Schöne», qualche settimana fa è iniziata la raccolta delle prugne svizzere, seguite attualmente dalle note «Fellenberg », la tipologia di prugne più coltivata e apprezzata dai consumatori rossocrociati. Le previsioni di quest’anno dell’Associazione Svizzera Frutta sono particolarmente positive, tanto che si stima un raccolto di quasi 4000 tonnellate di prugne, vale a dire il 30 percento in più rispetto alle quantità medie degli ultimi cinque anni. Inoltre, grazie alle molte ore di sole, i frutti risultano molto dolci e aromatici. Le prugne svizzere sono coltivate secondo rigorose direttive ecologiche e le brevi distanze di trasporto garantiscono che i frutti arrivino freschi sugli scaffali dei negozi a poche ore dalla raccolta. In poche parole, acquistandoli non solo si fa qualcosa di buono per l’ambiente, ma si sostiene fattivamente anche la produzione indigena. In Svizzera si stima un consumo annuale di ca. 1,5 kg di prugne a testa. I frutteti si estendono su una superficie di oltre 300 ettari e il 75 percento delle prugne consumate in Svizzera provengono dal nostro paese. La maggior parte della produzione proviene dalla regione di Basilea. Da un punto di vista botanico, la prugna fa parte della famiglia delle rosacee ed è una sottospecie della susina. Rispetto a quest’ultima, la polpa della prugna si stacca più facilmente dal nocciolo. Attualmente Migros offre prugne svizzere di produzione integrata convenzionale, come anche quelle coltivate in maniera biologica, ossia senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica di sintesi.