Quando il formaggio è «ubriaco»
Un nuovo formaggio «massaggiato» al Merlot entra a far parte della linea Nostrani del Ticino.
Dall’intraprendenza e dalla grande passione casearia che contraddistingue la maggiore azienda casearia ticinese, la LATI di S. Antonino, nasce uno stuzzicante formaggio che farà la gioia degli amanti dei gusti decisi e aromatici, al Furmacc Ciócch. Questa specialità a pasta semidura, grassa, prodotta al 100% con latte di mucca ticinese, si caratterizza per la sua crosta affinata al vino Merlot, il prodotto principe della produzione vitivinicola del nostro cantone. Dopo la fase di produzione da parte degli esperti casari della LATI, le forme di formaggio vengono trasferite per la stagionatura in cantina, dove sono «massaggiate » delicatamente con del buon vino Merlot per la durata di 6 mesi. Questo particolare procedimento permette di ottenere una crosta dall’inconfondibile colorazione scura, con una pasta compatta che spazia dal colore bianco al giallo paglierino, mentre il sapore risulta aromatico, leggermente piccante, piacevole e decisamente particolare che delizierà anche il palato dei buongustai più esigenti. Si ritiene che l’affinamento del formaggio nel vino o nelle vinacce abbia origini antiche, soprattutto tra le usanze contadine venete. Un tempo infatti gli oli che servivano a trattare la crosta erano molto cari e di non facile reperibilità, di conseguenza si ripiegava su quello che nel periodo della vendemmia era disponibile in abbondanza. Un’altra credenza narra invece che il formaggio nacque quasi per caso durante la Prima guerra mondiale, quando i contadini nascondevano le forme di formaggio nel mosto di vino per evitare che i soldati le potessero rubare. Una volta tolto dai tini, ci si rese però conto che il formaggio aveva acquisito un gusto particolarmente invitante, diventando di fatto un nuovo metodo di stagionatura ancora in voga oggigiorno.