Saucisson Vaudois IGP
Una salsiccia da cuocere con una lunga storia alle spalle.
La Svizzera è un’autentica patria delle salsicce: basti pensare che sul territorio elvetico si possono contare oltre 400 specialità diverse. Se in Ticino a farla da padrone sono le luganighe e il cotechino, nella Svizzera tedesca spadroneggiano naturalmente le specialità nazionali quali il cervelat e il bratwurst, mentre nelle varie regioni della Romandia sono particolarmente diffusi i saucisson. Uno di questi è il Saucisson Vaudois, che può fregiarsi dell’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dal 2004. Conosciuta fin dal Medioevo, questa specialità a base di carne magra e lardo di maiale (nella proporzione di 3 per 2) deve il suo gusto intenso alla lunga affumicatura a cui è sottoposta. Tradizionalmente viene servita come “Papet vaudois” con patate e porri. L’impasto di carne e lardo, aromatizzato con sale, pepe, aglio, coriandolo, vinaccia e vino bianco, viene sempre insaccato in budello naturale di maiale. L’affumicatura deve durare minimo 24 ore e viene effettuata con segatura o legno naturale. La zona di produzione è circoscritta esclusivamente al Canton Vaud. I maiali devono essere nati, allevati e macellati in Svizzera. Tutte le salsicce recano un’etichetta con nome o numero del produttore e la data di produzione. La preparazione del Saucisson Vaudois è semplice, ma bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti: immergere la salsiccia in acqua calda per un’oretta, non in ebollizione, senza bucarla per evitare di disperdere i deliziosi succhi e aromi d’affumicatura.